venerdì 21 marzo 2008

Finalmente a Bruxelles

Dopo qualche giorno di assenza, dovuta aimè al tam tam del trasloco da Roma e alla preparazione per la partenza, ho trovato finalmente 5 minuti per raccontare gli ultimi giorni tra Roma, Agropoli e Bruxelles.

La cosa più emozionante di questi giorni è stata senz'altro quella dei saluti fatti ai miei colleghi e alle persone a me più care, quelle da cui mi sono dovuto separare quasi forzatamente.

I miei ex colleghi mi hanno preparato un saluto davvero speciale.
Siamo andati in un agriturismo a Capradosso, vicino Rieti, un posto davvero carino, un poco isolato ma il viaggio vale davvero la pena perché i proprietari sono gentilissimi e si mangia veramente bene ed in abbondanza.

Ho sentito davvero tutto il loro calore e non sono mancati i momenti di fortissime emozioni scaturite in lacrimucce finali: ma questo d'altro canto me l'aspettavo.



I giorni successivi li ho passati impegnato nel trasloco da Roma e per la preparazione dei documenti e delle valigie per il trasferimento a Bruxelles.

Il giorno della partenza è stato il 20 Marzo.
Le difficoltà sono iniziate da subito perché la compagnia con cui Alitalia fa sharing della tratta ha deciso di adottare delle proprie politiche più restrittive riguardo ai bagagli a mano e quindi di considerare la borsa del notebook come un bagaglio a mano e non come una semplice borsa non da viaggio e visto che i bagagli a mano sono al massimo 1 non era possibile portarli sull'aereo.
Così la partenza è stata rimandata alle 15.10, ovvero con il primo volo Alitalia diretto alla capitale belga.

A parte la sudata e la faticaccia immensa per trasportare gli enormi e pesantissimi bagagli al B&B prenotato, siamo arrivati sani e salvi a destinazione in tarda serata.
Il tempo di lavarsi e con il mio compagno di avventure, che presto vi presenterò, sono andato a cena in un ristorante dietro l'angolo.

Il ristorante era italiano e abbiamo mangiato abbastanza bene.
Il proprietario è simpatico e mentre ci racconta la sua storia e di come è finito in Belgio a fare il ristoratore, la birra scende a gogo come fosse acqua fresca e qualche sorriso inizia a vedersi sui nostri visi.

Dopo la cena decidiamo poi di farci un bel giro dell'isolato per esplorare la zona e capire in che contesto ci troviamo. Scopriamo che in una strada vicina ci sono due locali molto in dove si svolgono presto feste private o serate di discoteca: ma niente che mi attragga particolarmente.

La stanchezza si fa sentire e il giorno era iniziato troppo presto per andarsene ancora in giro, visto anche che il tempo iniziava a peggiorare e il vento e il freddo non ci erano indifferenti.

La giornata di oggi è iniziata verso le 8, ancora prima che la sveglia ci desse il suo buongiorno.
L'obiettivo numero 1 era comprare alcune cose tra cui un adattatore per la corrente, visto che qui in Belgio usano una presa strana tipo modello tedesco, che però ha una spina sporgente per la massa centrale (una schifezza).

Per il resto della giornata abbiamo girato abbastanza, visto alcune zone della città, comprato una scheda GSM locale e preso un sacco di freddo e una bella raffica di neve!

Diciamo che questo clima non mi rende particolarmente felice, anzi mi atterra, ma era tutto previsto e so che purtroppo speranze che il clima migliori non ce ne sono molte. "Mi ci abituerò" queste sono le parole che mi ripeto spesso e prima o poi così sarà ;)

Adesso nevica e sono su internet alla ricerca di una casa, un posto dove sentirmi al sicuro quando ritornerò da lavoro e dove creare i miei piccoli spazi e le mie abitudini.

A presto!! Vi voglio bene!

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