venerdì 5 settembre 2008

Vuliss fa' u pacc' a me???

Stamattina mentre andavo a lavoro a piedi, mi affianca uno in macchina e mi dice: sei italiano?
Io: si certo
Lui: io sono un camionista e faccio spesso trasporti ad Ixelles. Ho un paio di macchine fotografiche che mi sono avanzate dal camion. Sto cercando di venderle. E' un affare. Se ti interessa le tengo qui dietro.
Io: mhh, interessante ma ho gia' una macchina fotografica.
Lui: uaglio' e' un affare! dai le vuoi vedere?
Io: no grazie mille!

Sono sicuro che lui avesse due macchinette! Una era un pacco e l'altra era vera. Mi avrebbe fatto vedere la vera e poi con un giochetto di prestigio me le avrebbe scambiate!

voleva fare il pacco a me che sono Campano DOC??

lunedì 12 maggio 2008

Long week end in Amsterdam

Approfittando del week end lungo (dal 9 al 12 maggio) abbiamo deciso, senza programmare nulla, di fare un giretto ad Amsterdam.

Siamo partiti Venerdì mattina in macchina (perché la benzina non la pago :P) e nel giro di 3-4 ore (senza traffico ce ne vogliono 2) siamo arrivati nella capitale dell'Olanda.

Il primo impatto è stato meraviglioso!

Abbiamo trovato un bellissimo hotel proprio a Dam Square per un prezzo ragionevole (considerando che abbiamo cercato stesso sul posto, senza internet).

Ovviamente non poteva mancare un giro nel red light district dove puoi ammirare sorridenti donne in vetrina (chissà cosa si nasconde dietro quel finto sorriso) e famiglie di turisti che passeggiano tranquillamente. Ma questa è Amsterdam agli occhi di un turista: un luogo in cui tutto sembra concesso!

Infatti per strada ogni 5 metri c'è qualcuno che ti chiede: Cioccolata? Cocaina? Extasi?

Ma ovviamente Amsterdam non è solo questo, ed in effetti due giorni sono pochi per conoscere una città del genere (secondo me anche piena di contraddizioni).

Ho visitato il museo di Van Gogh dove è possibile ammirare alcune delle sue opere e conoscere qualcosa di più sull'artista.

Conslusione: un po' il sole, un po' le migliaia di turisti in giro per la città e complici i profumi di "incenso" che provenivano dai coffè shop ho passato proprio un bel week end.

Forse la prossima città dove andrò sarà Londra. Da Bruxelles è possibile raggiungerla in Eurostar in poco meno di 2 ore e a prezzi decenti (se approfitti delle promozioni).

giovedì 10 aprile 2008

Late, but alive

E' passato più di un mese dall'ultima volta che ho scritto su questo blog. Troppo tempo!

Sono successe molte cose in questo periodo e purtroppo non potrò riassumerle in un unico post.

Innanzitutto ho incontrato molte persone e ho conosciuto di più questa città che mi rendo conto di aver sottovalutato sotto molti punti di vista.

La mia conclusione è che Bruxelles è davvero una città cosmopolita, e se hai la volontà, è un posto pieno di opportunità, soprattutto per un giovane!
Sotto il punto di vista multi culturale, io la definirei la piccola Londra, per le dimensioni ridotte e perché incontri e condividi momenti con persone da tutto il globo.

E' davvero facile conoscere persone provenienti da tutta Europa. Molte di queste sono qui di passaggio: stagisti nelle istituzioni e studenti erasmus ad esempio. Altri invece sono ormai qui da anni e quindi ormai diventati belga a tutti gli effetti (soprattutto come mentalità).

Ho incontrato persone davvero in gamba, ragazzi e ragazze (molti italiani) che conoscono 3-4 lingue, che magari studiano per un dottorato e contemporaneamente fanno uno stage di 8 ore al giorno!

Conoscendo queste persone e ascoltandone le storie, hai la possibilità di confrontarti e arricchire il tuo bagaglio culturale e soprattutto umano!

Impari soprattutto ad apprezzare le cose belle che abbiamo in Italia (e ne senti la mancanza) e anche, ahimè, a capire dove è che sbagliamo in Italia e perché l'Italia va sempre più in basso!

Confronti le culture, i modi di pensare e di agire e di relazionarsi e trovi tantissimi spunti di riflessione.

Per esempio ho notato che i Belga sono precisi, quasi come gli svizzeri, programmano tutto!
Quando esci con qualche belga puoi sentirti dire: fra 13 minuti devo andare via perché ho l'autobus alle 18.19. Ma io dico: che caz.. te ne frega se rimani qualche minuto in più e prendi l'autobus delle 18.29. Insomma tutto questo, per dirvi che molti stanno veramente fuori di testa (per il nostro punto di vedere italian style).
E' tutto un trade-off! In Italia non abbiamo mezzi pubblici puntuali (a volte un autobus ti fa ritardo di 45 minuti), ma siamo flessibili e forse siamo un poco meno stressati.

Altra cosa tipicamente nord-europea è l'apertura mentale nei confronti del sesso e il modo di gestire il rapporto di coppia.
Da quel poco che ho visto, i ragazzi belga sembrano molto deboli caratterialmente. Si impongono poco e la donna finisce per prevalere nelle decisioni.
Inoltre ho notato che le donne si sposano subito e hanno subito dei bambini! Vedi spesso in giro, ragazze poco più che 20enni con il pancione.
In realtà, credo che questo sia dovuto, oltre al fatto che in generale i giovani vanno via di casa appena possono, anche alle innumerevoli agevolazioni economiche che il governo belga da alle famiglie che hanno bambini o forse semplicemente ad una partita di condom difettosi :)

Per quanto riguarda il mio inglese, sta lentamente migliorando. Una cara amica (grazie Sharon!) mi ha prestato un libro in Inglese di Paulo Coelho (Like the flowing river) che sto iniziando a leggere. E' un ottimo modo per accrescere il vocabolario e consiglio di farlo anche a chi vive in Italia.
Ovviamente il miglior modo per imparare l'inglese è senz'altro parlarlo. Per fortuna, sia a lavoro, che tra le persone che sto frequentando si parla quasi esclusivamente Inglese.

Non vi nascondo che a volte, specie se c'è confusione, faccio difficoltà a capire quando qualcuno mi parla in inglese ma di solito rispondendo ok a tutto non si sbaglia, al massimo si fa una figura di merda :)

In conclusione il francese lo sto mettendo da parte per ora, voglio imparare bene l'inglese e poi si vedrà (e poi alla fine a che ca.. mi serve il francese??? :) )

A presto...

mercoledì 9 aprile 2008

Lezioni di Salsa

Le domeniche sto andando a "La Tentation", un bel locale in centro (metro De Brouckere) dove ogni domenica alle 18.00 si tiene una lezione di salsa di un'ora e mezza circa. La lezione non fa parte di un ciclo, quindi ogni volta l'istruttore (che da quello che ho capito, cambia sempre) riparte dalla spiegazione dei passi base e poi solitamente passa all'insegnamento di una figura semplice.

Al termine della lezione, il locale rimane aperto, fino a dopo mezzanotte, per ballare e divertirsi :)

Sono già due domeniche che non manco a quest'appuntamento. La prima volta che sono andato non sapevo che il locale rimanesse aperto dopo la lezione perché in Italia ero abituato a fare la lezione e poi andare a casa, per cui ero andato vestito con tuta e maglietta: abbigliamento non proprio adatto ad uscire la sera :)

Domenica scorsa sono andato un poco più preparato, sia psicologicamente che come abbigliamento, e infatti sono stato a ballare fino a tardi.

Appena esco dal locale, verso le 23.00, mi chiama Laura, un'amica italiana, che mi chiede se stavo ancora li perché aveva voglia di ballare, allora mi faccio convincere (io quello andavo trovando :P) e cosi' rientro e riprendo di nuovo a ballare.

Laura da quello che dice, non avrebbe mai fatto un corso, ma devo dire che se la cava piuttosto bene sia con la salsa che con la bachata :)

Al locale ho conosciuto qualche ragazza, e mi sono fatto spiegare anche dove e quando si tengono i corsi di salsa, cose che bene o male già sapevo.

Tutti i Martedì alle 19.00, ad esempio si tiene un corso di salsa cubana, livello intermedio, presso il "Los Romanticos" a Sainte-Catherine. Ieri sono andato a dare un'occhiata per capire se era il caso di unirsi a questo corso o se e' meglio andare al corso livello beginner.

L'istruttrice, Flo (molto carina :-D), e' stata molto gentile e mi ha spiegato che potevo provare a fare la lezione intermedia e nel caso poi a meta' lezione non volessi continuare, non avei pagato i 9 euro e che se non me la sentivo, potevo andare il mercoledì al corso beginner.

Dopo una mezz'ora circa di lezione, ho capito che era meglio ricominciare dal livello beginner :) Loro fanno figure che non conosco o che hanno nomi differenti (io avrei fatto solo figure di merda :-D).

Quindi riproverò con la lezione del Mercoledì sera, anche se andare alle 20.00 un poco mi annoia.

AH.... come se non bastasse ho iniziato anche ad andare in palestra. Qui vicino casa c'e' una palestra molto carina disposta su più piani. Non si paga nemmeno tanto, 50 euro al mese pagando mensilmente.

Ora mi devo organizzare solo per un corso di Francese e poi non avrò più tempo nemmeno per andare in bagno :)

A presto!

lunedì 7 aprile 2008

Lavoro... lavoro... and fun also

Sono stato molto impegnato in questi giorni e non ho avuto proprio il tempo di raccontare le ultime novità.

Ho appena iniziato la seconda settimana di lavoro presso la Commissione Europea.

Il primo giorno di lavoro l'ho passato sbrigando le classiche pratiche burocratiche, che qui sono veramente lunghe.
E a renderle più complicate ci si mette la lingua che a volte mi impedisce di capire le istruzioni che mi vengono date (soprattuto in francese).

La Commissione è situata all' interno del quartiere europeo che si trova al centro di Bruxelles; è composta di circa 40 direttorati generali (DG) e tutto si estende su un area molto vasta.

Addirittura per avere il badge per l'accesso al direttorato dove lavoro, ho dovuto attraversare un bel pezzo del quartiere europeo e raggiungere l'altro direttorato preposto alla sicurezza.

La mia postazione di lavoro è situata all'interno di un mega stanzone (open space) con una finestra che affaccia su un giardino interno e grandi finestroni al soffitto che danno luce alla stanza.

Nel palazzo dove io lavoro è situata anche una mensa, una palestra, una sala per la musica e una per il ping pong.

Detto così sembra quasi figo come posto... in realtà però è pur sempre un ufficio, quindi un poco grigio e poi la palestra è più per attività di tipo aerobico che per la pesistica (per quello dovrò trovare una palestra privata).

La cosa più interessante è che qui gli orari sono flessibili.
Posso entrare, uscire, e andare in pausa pranzo quando e per quanto mi pare, purché io faccia almeno 7.30 di ore lavorative al giorno, in media, al mese e che la pausa duri almeno 30 minuti e al massimo 3 ore e che arrivi non più tardi delle 9.30 e non esca prima delle 16.30 (16.00 il venerdì).

Sembra veramente complicato ma è molto comodo. Se ad esempio, ho qualche cosa da fare, posso tranquillamente allungare la pausa pranzo e uscire più tardi.

Con i colleghi comunico esclusivamente in inglese, anche se la lingua ufficiale di Bruxelles è il francese (in realtà in Belgio le lingue ufficiali sono tre: francese, fiammingo (o nederlandese) e tedesco).

Questo fatto delle lingue multiple gioca a mio vantaggio perché oltre ad imparare l'inglese dovrò anche imparare qualcosina di francese (tu is megl che uan).

Per quanto riguarda l'appartamento, alla fine abbiamo preso quello che avevamo bloccato (vedi post precedente) e, a parte qualche ritocco da fare e qualche problemino da risolvere, mi trovo abbastanza bene.

Anche la vita sociale procede abbastanza bene, ho conosciuto altri italiani e qualche straniero con cui siamo usciti qualche volta durante lo scorso week end.

Qui la vita notturna è più movimentata di quanto pensavo. Ci sono molti studenti stranieri e specialmente durante il week end organizzano festini e party ovunque.

I dettagli ve li risparmio ma lo scorso week end e' stato davvero molto intenso ;)

A bientôt

mercoledì 26 marzo 2008

Salsa a Bruxelles

Vista la mia passione per la Salsa (non quella che si mangia), già prima di partire, mi sono informato sui vari corsi a Bruxelles e ho notato con piacere che ce ne sono molti e sono diversi i locali latini in giro per la città.

Domenica scorsa sono andato a ballare al Los Romanticos, un locale in centro dove si ballano latino-americani. Sinceramente, nonostante mi sia divertito, non sono rimasto molto soddisfatto perché ho ballato poco e con delle persone che probabilmente non avevano mai ballato.

Credo che però sia arrivato il momento di iscriversi ad un corso, se non altro anche per fare qualche amicizia.

Una ragazza mi ha consigliato alcuni posti tra cui La Tentation, un posto dove si fanno corsi la domenica pomeriggio.

Se domenica prossima trovo il tempo, andrò di sicuro!

I have a bank account

Oggi ho aperto il conto in banca presso il Monte dei Paschi Belgio.

Tramite amicizie sono arrivato ad un funzionario della banca Monte dei Paschi Belgio che mi ha a sua volta portato presso un agenzia locale dove lavora un ragazzo del mio stesso paese (come è piccolo il mondo).

Il conto che ho aperto è totalmente a costo 0 purché tu abbia l'accredito dello stipendio ogni mese o almeno 2500 euro di fondo cassa.

Qui in banca mi hanno anche dato alcune dritte riguardo al blocco della caparra per l'appartamento.
In pratica la caparra (2 mensilità) viene tenuta bloccata dalla banca sul tuo conto e per sbloccarla serve la firma del proprietario e dell'inquilino.

In questo modo il proprietario non può fare il furbetto e pretendere la caparra se trova qualche problema nell'appartamento nel momento in cui lo si lascia.

lunedì 24 marzo 2008

Casa bloccata

Oggi abbiamo visto una casa di circa 100 metri quadri a Ixelles, un bellissimo quartiere residenziale di Bruxelles.

La zona è ottima, c'è il tram sotto casa, un parco pieno di verde a due passi, l'università vicinissima e il parcheggio si trova facilmente.

Il prezzo è di 850 euro + spese e la casa è ammobiliata.

Per ora l'abbiamo bloccata in attesa che ci fa sapere le spese per avere internet incluso nel prezzo e poi, se non troviamo di meglio, la prendiamo.

Ecco le foto...




Come si cerca (e non si trova) una casa

L'obiettivo prioritario da quando sono arrivato qui a Bruxelles, è sempre stato quello di cercare casa.

Qui le case sono abbastanza economiche e si trovano molti annunci sui vari siti specializzati come vlan.be e immoweb.be

In questi giorni (pasqua compresa) abbiamo fatto molte telefonate e girato molto la città per capire anche quali sono le zone più buone dove sistemarsi.

Solitamente le case si trovano non ammobiliate (solo la cucina è attrezzata) e i prezzi per un appartamento di 90, 100 metri quadri con 2 stanze, un soggiorno, bagno, cucina, varia dai 600 ai 1000 euro al mese a seconda della zona.

Le case sono quasi tutte con il parquet, un grandissimo soggiorno è sempre presente, il bagno è nel 99% dei casi senza bidet e di solito la stanza del WC è separata da quella della doccia (utile per chi ama rimanere per ore sulla tazza in ceramica).

Per ora ancora non abbiamo trovato niente anche perchè essendo un periodo di festa le agenzie sono chiuse e anche i proprietari sono in vacanza.

Speriamo che nei prossimi giorni ci andrà meglio anche perchè il 1 aprile io inizierò a lavorare e avrò meno tempo da dedicare alla ricerca.

Il caffè

Come potete immaginare uno dei problemi più comuni, quando vai all'estero, è che non trovi il caffè italiano.
Noi per sentirci più a casa, abbiamo portato da casa una piccola ma efficientissima Moka da una tazza con due pacchi di caffè KIMBO Espresso Napoletano.

Abbiamo comprato anche un fornelletto elettrico e devo dire che la mattina, sentire quel profumo è davvero una bella sensazione!

Mi sento più a casa :)


domenica 23 marzo 2008

Seconda uscita

Ieri sera siamo andati al casinò di Bruxelles.
La tipa alla reception mi chiede un documento, mi fa una foto con la webcam e mi da una tessera magnetica ricaricabile per giocare alle slot machines.

L'unico problema è che sulla tessera hanno scritto Fransesco invece di Francesco...

Nel casinò decido di giocare 10 euro alla roulette. Un pochino imbarazzato, perché dovevo cambiare una cifra abbastanza esigua rispetto a quei pazzi che erano capaci di puntare 3000 euro in un solo giro di roulette, mi avvicino al croupier e faccio cambiare i soldi in 2 fiches da 5 euro.

Io, da vero neofita, decido di puntare 5 euro sul nero ma il croupier subito mi sgrida dicendomi che il minimo della puntata su quel tipo di casella era vingt-cinq euro (25 euro) allora opto per un una puntata a 4 numeri.
Mi va male, ci riprovo con un numero secco e mi va male di nuovo. Allora decido di cambiare altri 10 euro, li punto di nuovo e li perdo di nuovo (e che caz..!!).
A quel punto decido che mi devo fermare sia perché attualmente non posso permettermi questo tipo di sfizi sia perché sono contro questo tipo di sprechi.
Finiamo facendo un giro per i tavoli da poker per dare un occhiata e poi andiamo via.

Passiamo allora a salutare la nostra amica italiana al ristorante dove lavora e conosciamo un altro ragazzo italiano di Vietri, molto simpatico, che decide di uscire con noi e portarci in un locale dove lavora un suo amico, lo Studio 44.

Prendiamo un taxi (qui il taxi si usa moltissimo, anche perché non è così caro come in Italia) che però per errore ci porta in un altro locale che si chiama 144 che in realtà era un tipo di locale completamente differente (un night club dove entravano certe donnacce, poco raccomandabili); prendiamo un altro taxi e finalmente arriviamo allo Studio 44.

Facciamo la fila fuori dal locale, con un freddo che non potete nemmeno immaginare. Accanto a noi c'era una ragazza con una scollatura impressionante che non so come caz.. faceva a stare in quelle condizioni!! Mah sarà una questione di abitudini??

Insomma vado per pagare, mi fanno un'altra tessera magnetica e la solita foto con la webcam (ormai a Bruxelles ci sono foto mie dappertutto) indovinate come hanno scritto il mio nome??

Fransceso

Adesso capisco perché tutti gli immigrati in america agli inizi del '900 hanno tutti cognomi strani!!

Il locale era pieno, c'erano tante bellissime ragazze, moltissime islamiche e anche qualche "aborigena" belga. Io a dire il vero ho un poco paura ad avvicinarmi a queste ragazze islamiche perché accanto ci sono sempre ragazzi arabi e marocchini che, forse per alcuni miei pregiudizi (credo sbagliati) sulla loro mentalità un poco strana e per la loro fama di persone molto maschiliste, mi fanno un poco paura.

Restiamo li fino alle 4 del mattino e torniamo a casa con un taxi (7 euro) e poi a nanna!

sabato 22 marzo 2008

Prima uscita

Ieri sera, prima uscita in centro. Abbiamo appuntamento a De Brouchere con una ragazza italiana che pare si sia già adattata alle condizioni climatiche in quanto arriva senza ombrello sotto la pioggia (in effetti i turisti a volte puoi riconoscerli dall'ombrello).

Vista l'inferiorità numerica (2 uomini contro 1 donna), lei decide di chiamare una sua amica che lavora in centro per farla unire a noi. Andiamo così a prelevarla direttamente a lavoro e dopo aver chiesto all'amica dove avesse trovato questi due marrochini (noi) si fa convincere e dice di raggiungerci da li a poco presso una birreria alla Grand Place.

In questa birreria, dove non si può non notare l'enorme struttura in rame per la fermentazione del malto, decidiamo di provare il set di assaggi di birre artigianali che non sono male (io veramente ho provato di meglio a Gent) e tra 4 chiacchiere e 2 sorsi si fa l'1 di notte.

Decidiamo allora di andare all'Havana, un disco-pub carino dove si balla anche.
La nostra serata continua li fino alle 3 di notte circa e poi si ritorna a casa abbastanza stanchi.

venerdì 21 marzo 2008

Finalmente a Bruxelles

Dopo qualche giorno di assenza, dovuta aimè al tam tam del trasloco da Roma e alla preparazione per la partenza, ho trovato finalmente 5 minuti per raccontare gli ultimi giorni tra Roma, Agropoli e Bruxelles.

La cosa più emozionante di questi giorni è stata senz'altro quella dei saluti fatti ai miei colleghi e alle persone a me più care, quelle da cui mi sono dovuto separare quasi forzatamente.

I miei ex colleghi mi hanno preparato un saluto davvero speciale.
Siamo andati in un agriturismo a Capradosso, vicino Rieti, un posto davvero carino, un poco isolato ma il viaggio vale davvero la pena perché i proprietari sono gentilissimi e si mangia veramente bene ed in abbondanza.

Ho sentito davvero tutto il loro calore e non sono mancati i momenti di fortissime emozioni scaturite in lacrimucce finali: ma questo d'altro canto me l'aspettavo.



I giorni successivi li ho passati impegnato nel trasloco da Roma e per la preparazione dei documenti e delle valigie per il trasferimento a Bruxelles.

Il giorno della partenza è stato il 20 Marzo.
Le difficoltà sono iniziate da subito perché la compagnia con cui Alitalia fa sharing della tratta ha deciso di adottare delle proprie politiche più restrittive riguardo ai bagagli a mano e quindi di considerare la borsa del notebook come un bagaglio a mano e non come una semplice borsa non da viaggio e visto che i bagagli a mano sono al massimo 1 non era possibile portarli sull'aereo.
Così la partenza è stata rimandata alle 15.10, ovvero con il primo volo Alitalia diretto alla capitale belga.

A parte la sudata e la faticaccia immensa per trasportare gli enormi e pesantissimi bagagli al B&B prenotato, siamo arrivati sani e salvi a destinazione in tarda serata.
Il tempo di lavarsi e con il mio compagno di avventure, che presto vi presenterò, sono andato a cena in un ristorante dietro l'angolo.

Il ristorante era italiano e abbiamo mangiato abbastanza bene.
Il proprietario è simpatico e mentre ci racconta la sua storia e di come è finito in Belgio a fare il ristoratore, la birra scende a gogo come fosse acqua fresca e qualche sorriso inizia a vedersi sui nostri visi.

Dopo la cena decidiamo poi di farci un bel giro dell'isolato per esplorare la zona e capire in che contesto ci troviamo. Scopriamo che in una strada vicina ci sono due locali molto in dove si svolgono presto feste private o serate di discoteca: ma niente che mi attragga particolarmente.

La stanchezza si fa sentire e il giorno era iniziato troppo presto per andarsene ancora in giro, visto anche che il tempo iniziava a peggiorare e il vento e il freddo non ci erano indifferenti.

La giornata di oggi è iniziata verso le 8, ancora prima che la sveglia ci desse il suo buongiorno.
L'obiettivo numero 1 era comprare alcune cose tra cui un adattatore per la corrente, visto che qui in Belgio usano una presa strana tipo modello tedesco, che però ha una spina sporgente per la massa centrale (una schifezza).

Per il resto della giornata abbiamo girato abbastanza, visto alcune zone della città, comprato una scheda GSM locale e preso un sacco di freddo e una bella raffica di neve!

Diciamo che questo clima non mi rende particolarmente felice, anzi mi atterra, ma era tutto previsto e so che purtroppo speranze che il clima migliori non ce ne sono molte. "Mi ci abituerò" queste sono le parole che mi ripeto spesso e prima o poi così sarà ;)

Adesso nevica e sono su internet alla ricerca di una casa, un posto dove sentirmi al sicuro quando ritornerò da lavoro e dove creare i miei piccoli spazi e le mie abitudini.

A presto!! Vi voglio bene!

giovedì 13 marzo 2008

Cade la pioggia

Quando saluti le persone, e dandogli l'ultimo sguardo capisci che è l'ultima volta che li vedrai inizi a renderti conto che si avvicina veramente il momento di partire.

E' una sensazione davvero strana, sembra che tutta la tua vita stia per cambiare da un giorno all'altro, che tutto ciò che hai visto fino a quel giorno stia per scomparire.

Ed è proprio in questi momenti che senti i tuoi occhi che chiedono una lacrima!

Domani è l'ultimo giorno di lavoro qui a Roma. Caspita sono passati tre anni! Tre anni vissuti con dei colleghi meravigliosi, alcuni arrivati da poco altri sempre accanto a me.
Persone con cui hai vissuto momenti seri e momenti di cazzeggio estremo, uscite, mangiate ad Ariccia e anche litigate.

Non so cosa mi aspetta domani. So solo che già oggi, uscendo da lavoro, mi sentivo strano: pensieroso, triste, emozionato, ansioso, nervoso.

Però per fortuna a tutto questo si aggiunge l'emozione di una nuova avventura, di una sfida che mi aspetta fra qualche giorno!

Stay tuned!

Benvenuti

In questo diario vorrei raccontarvi una storia ancora non vissuta, di un ragazzo che decide di lasciare una città e un paese (l'Italia) per fare una nuova esperienza di lavoro e soprattutto di vita andandosene all'estero.

Quello che scriverò sarà soprattutto uno sfogo per me, perché so già che i momenti che mi aspettano non saranno facili; e spero che stuzzicherà anche la cuorisità di tutti coloro che spero leggeranno tra le righe le mie paure, le mie gioie e i miei dolori.